Cos’è l’Autostima e cosa possiamo fare per migliorare la situazione?
Definizione
“Autostima” è una parola composta: stima è il valore che noi associamo a qualcosa, considerandolo magari come media dalla società oppure come nostra interpretazione; “auto” significa che si riferisce a noi stessi. Autostima quindi significa il valore che noi associamo a noi stessi a seconda di una serie di criteri che vedremo in seguito. Molto spesso l’autostima segue criteri differenti dalla stima che possiamo provare per altre persone, ovvero il classico “due pesi e due misure”, quello che vale per gli altri non vale per noi, e vice versa.
Come funziona?
Nel momento in cui una persona rispetta i criteri, o “valori”, che per me sono giusti, allora la mia stima per quella persona aumenterà. Quando invece non li rispetterà, scenderà. Alcuni valori possono essere: l’onestà, il rispetto, l’etica, ma anche la posizione sociale, il reddito, la capacità di fare del bene o del male. Stessa cosa vale per quanto riguarda noi stessi. I valori sono molto soggettivi e ognuno ha il suo set di essi, al netto del fatto di esserne cosciente o meno. Quando non se ne è coscienti questa è una delle prime cause, se non la più importante, di conflitti interni, con tutte le conseguenze del caso.
La bassa autostima è una delle cause più frequenti delle varie problematiche della psiche umana, ma anche un’eccessiva autostima si porta dietro alcune situazioni poco piacevoli. Quando è troppo alta si parla di arroganza, eccessiva sicurezza di sé, narcisismo. Anche se molto spesso in questi casi l’alta autostima è solo una questione superficiale, quando invece in profondità è rasente lo zero
La bassa autostima è invece quella che porta a una serie di problematiche, a partire dall’ansia e dalla depressione, fino ad arrivare ad alcuni disturbi di personalità, come quello dipendente. Utile notare, inoltre, che la bassa autostima è anche la causa primaria di moltissime difficoltà a livello relazionale.
Come “risolvere”?
I nostri valori molto spesso vengono dalla nostra famiglia, passati magari di generazione in generazione. Oppure dai nostri pari, e di riflesso poi dal resto della società. Primo indispensabile passo per risolvere un problema di autostima, o per cominciare ad affrontarlo, è proprio conoscere e capire questi valori, da dove vengono, quanto incidono nella nostra esistenza, e all’origine di quali e quanti conflitti si trovano.
Succede spesso, come abbiamo visto su, che ci sia una distinzione tra valori che riteniamo di avere (superficiali), e valori che invece abbiamo nel profondo. La seconda fase di questo lavoro è infatti quella di far emergere i “veri” valori che ci portiamo dietro, e riconocerli come giusti e importanti. Se invece c’è un accordo tra i nostri valori superficiali e quelli più profondi possiamo procedere a una terza fase, ovvero quella di cambiare i propri valori. E’, per ovvi motivi, la parte più difficile, ed è indispensabile che la persona abbia una forte motivazione a cambiare i propri valori, altrimenti questo cambiamento non avverrà. Se una persona ha la volontà di cambiare ma non la motivazione, possiamo fare un lavoro parallelo per cercare questa motivazione.
Se, però, i valori della persona, pur causando problematiche di un certo rilievo (e magari quelle per cui sono arrivate da noi), sono riconosciuti come giusti e indispensabili dalla persona stessa, allora non possiamo fare alcunché, e anzi è un argomento che non dobbiamo provare a cambiare. La persona, qualsiasi siano i suoi valori, ha tutto il diritto di mantenerli esattamente come sono.
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