La Terapia in Studio è come si è (quasi) sempre fatta Psicoterapia da più di un secolo a oggi
Le origini e le modalità
Dobbiamo a Freud la sistematizzazione della Psicoterapia moderna per come la intendiamo oggi, attraverso l’invenzione della Psicoanalisi. Pur essendo ovvio che la Terapia, ai tempi, venisse fatta in uno studio medico i più ignorano che Freud, in realtà, non fosse poi così freudiano. Egli stesso, infatti, poteva fare Psicoanalisi anche in auto o perché no facendo una passeggiata. E’ ai freudiani e poi alla creazione di una cultura psicoanalitica e psicoterapeutica successiva che si deve una certa rigidità. In tempi recenti le cose stanno cambiando di nuovo, a mio avviso in meglio.
Lo standard, un tempo, era piuttosto articolato: una poltrona per il Terapeuta, un lettino, una scrivania, moltissime regole per definire il Setting e il Set, per la prenotazione, per il pagamento, per l’incontro. Articoli e libri interi scritti su tutti i vari dettagli, alcuni al limite del ridicolo.
Adesso
Adesso è tutto molto più semplice. Non soltanto perché la Psicoanalisi è rara da trovare, ma perché la Psicoterapia in generale ha trovato una sua dimensione molto più “popolare”. Anche il costo riflette tutto questo. Non ci sono più mille regole da rispettare per il Setting, e anzi spesso anche la privacy viene trascurata, il che porta verso un eccesso al contrario.
Eppure è sempre la modalità preferita, per varie ragioni. Prima di tutto proprio perché è la più conosciuta, è così che si fa per tutti i professionisti sanitari e si è sempre fatto così. Garantisce anche un livello maggiore di privacy se non si ha la possibilità di organizzarsi in casa e in altro luogo. E, anche se è stato più volte dimostrato l’errore di questa tesi, si pensa che sia più efficace della Terapia Online.
Come mi muovo
Utilizzo la Terapia Online da ben prima che diventasse di “moda” a causa del Covid e ne sono sempre rimasto affascinato. Non soltanto permette un costo inferiore, che volenti o nolenti è una delle prime cose a cui si guarda, ma permette uno scorrere della terapia migliore. Come? Sembra strano, ma attraverso un monitor o anche attraverso un telefono, le nostre difese sono più basse. Non siamo in presenza dell’altra persona, magari siamo a casa nostra, e questo ci permette di essere molto più rilassati, aperti e pronti a guardarci dentro. Le suggestioni fanno più presa, si entra in confidenza in modo più rapido e ci si ritrova anche con maggiore sicurezza e potere, il che permette una rilassatezza maggiore.
Molte di queste variabili possono essere apprezzate di più nel loro contrario, almeno per alcuni Terapeuti. Ed è per questo che la Terapia in Studio non è mai da scartare, anzi. Forse andrebbe più valorizzata, forse sarebbe utile tornare a qualche regola in più. Alla fine i vantaggi possono essere molti: la “presenza” fa tanto, per varie ragioni. Il Terapeuta ha più strumenti, come per esempio tutto il suo corpo, da utilizzare, e più possibilità di valutazione dell’altro. Si può usare tutto lo studio e di solito ci si garantisce un impegno maggiore da parte del paziente, anche e soprattutto perché ha fatto la “fatica” di venire in studio. E non è mai una cosa da scartare a priori o sottovalutare.
Per questa e altre ragioni è sempre, e con tutta probabilità sarà sempre, possibile trovarmi in studio, con tutte le differenze del caso.
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