E’ vero che Sentimenti e Logica si contrappongono? Vediamolo insieme
(In questo articolo per “sentimenti” si intendono i sentimenti, come amore e odio, ma anche le Emozioni, come la rabbia e la tristezza. Perdonate la licenza poetica)
Cuore e Cervello
Nel linguaggio popolare la razionalità e l’irrazionalità, il cuore e il cervello, la logica e i sentimenti sono due “voci” a cui dare o meno seguito. Due parti di noi che, spesso, ci dicono cose opposte. Il cervello funziona da “buon senso“, mentre il cuore è la sede della passione e dei sentimenti. Il cervello ci obbliga a pensare bene alle cose da fare, mentre il cuore ci farebbe buttare nelle situazioni e nelle sensazioni, anche se sembrano in un certo senso sbagliate o pericolose.
Veniamo bombardati di frequente da messaggi del tipo “il cuore ha sempre ragione”, oppure “segui l’istinto, non pensare troppo!”, o anche, all’opposto, “pensa bene prima di buttarti, potresti pentirtene”. Non è lo scopo di questo articolo definire chi ha ragione e chi torto (ammesso che sia possibile farlo), ma solo, in questo momento, far notare la dualità e l’opposizione di queste due parti di noi, importantissime e fondamentali entrambe.
Ma è così vero che sono così diversi?
La domanda è retorica, e la risposta è ovvia: no. Non del tutto, almeno.
Cuore e cervello sono due entità distinte, è vero. Andando oltre al simbolismo stiamo parlando di una parte conscia e una parte inconscia, di una parte più pensante e un’altra parte più “animale”, istintiva. L’inconscio per sua definizione si occupa di tutte le questioni che il conscio non può occuparsi per varie ragioni, principalmente per mancanza di tempo e di risorse. Gestire tutto quello che ci sarebbe da gestire nei tempi in cui necessita di essere gestito sarebbe impossibile per il conscio. Quindi le questioni automatiche, o quelle di particolare urgenza, o quelle relative alla sfera emotiva, e quindi dei bisogni e delle necessità, fa tutto parte dell’inconscio. Ed è giusto e indispensabile che sia così.
Ma possiamo dire che l’inconscio sia assolutamente illogico? Per ovvi motivi no, anzi, spesso è più logico del conscio.
Spesso si associa alla definizione di “irrazionale” qualcosa come “senza senso, caotico, folle, a volte stupido”. Niente di più falso. L’irrazionale, ovvero quello che passa lontano dal razionale, è logico e pieno di senso. Parla un linguaggio differente, ha obiettivi e motivazioni differenti, ma non per questo è stupido. Anzi. Nessuno dotato di buon senso potrebbe dire che gli animali sono stupidi, tutt’altro. Sono qui da prima di noi e lo saranno per molto tempo dopo di noi.
Perché tutto questo, dunque?
Perché le emozioni e i sentimenti non piacciono alla società odierna. Devono essere controllati, incatenati, non espressi e quindi, in un certo senso, soppressi. Nessuno ci ha insegnato a gestirli, né in noi stessi né negli altri, e ci mettono in imbarazzo, ci fanno paura, ci obbligano a confrontarci con una parte di noi che a volte nemmeno sappiamo di avere, per quanto l’abbiamo nascosta.
Quindi sono stati etichettati come un “nemico” da sconfiggere e denigrare, associato a qualcosa di cui vergognarsi, spesso anche svilito in termini puramente sessisti. Quello che è razionale e pensato e ragionato è buono, tutto il resto è cattivo, è privo di senso, è folle.
Facciamo un esempio: sono schiacciato dalle responsabilità, dalle tasse, dalla famiglia, da pressioni di ogni tipo e da ogni direzione. Il buon senso, la razionalità, la società, dice che devo tenere duro, trovare la forza da qualche parte e rimboccarmi le maniche. I sentimenti e le emozioni mi dicono che non ce la faccio più, che sono stanco e arrabbiato, e che voglio liberarmi da queste catene. Sono forse pensieri illogici? Certo che no, anzi, in alcune situazioni forse sono più logici di quelli “razionali”.
Cosa possiamo fare?
Imparare a riconoscerli, gestirli, apprezzarli e amarli come parte di noi. E’ questo quello che dovremmo fare coi nostri sentimenti e le nostre emozioni. Indipendentemente dal genere o da qualsiasi altra nostra caratteristica. Osservare, prima di tutto, quanto anch’essi siano logici e dotati di senso profondo, forse anche più della nostra tanto amata parte razionale.
Quello che possiamo fare, anzi, quello che dobbiamo fare, è trovare un equilibrio prima di tutto dentro di noi. Se invece releghiamo una parte importantissima del nostro essere in un angolo, umiliata e sottomessa, questo equilibrio non ci sarà mai. Disprezzarla, poi, non migliorerà le cose. O addirittura considerarla inadatta o inferiore, qualcosa da evitare
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