La Codipendenza Affettiva è una situazione in cui entrambi i partner in una relazione sono dipendenti dall’altro. E’ molto diffusa e spesso non viene riconosciuta come una patologia, anzi: spesso è scambiata per una vera relazione. Cerchiamo di capire com’è possibile
Come nasce la Codipendenza Affettiva
Avevamo già visto come la dipendenza affettiva possa creare non poche problematiche. Quando una persona che soffre di Dipendenza Affettiva ne trova però un’altra con lo stesso disturbo le cose cambiano un po’. Si potrebbe parlare di equilibrio completo, o di incastro perfetto, ma la realtà è che entrambe le persone stanno male senza l’altra, ed entrambe credono di poter essere felici solo in presenza dell’altra. Questa combinazione nasce di solito per caso, ma la maggior parte delle volte nasce perché si crede che l’amore debba essere così. Infatti molto spesso si pensa che l’amore sia caratterizzato da frasi come “Non posso vivere senza di lui/lei” oppure “Farei di tutto per lei/lui“. Trovando così una persona che la pensa allo stesso modo, la combinazione nasce spesso sotto i migliori auspici.
Cosa può succedere
Nel caso della Codipendenza Affettiva quando tutto va bene non ci sono squilibri di potere, proprio perché entrambi dipendono dall’altra persona. I problemi cominciano a nascere quando la passione iniziale termina. In questi casi l’amore, che forse non c’è mai stato, non può essere sostituito da qualcosa di più concreto. Le persone coinvolte cominciano ad allontanarsi ma, essendo dipendenti una dall’altra, non riescono a lasciarsi. Ognuna dipende dalla stima e dall’affetto dell’altra, e pensa che, pur non riuscendo a continuare la relazione, non potrà mai farne a meno. In molti casi la situazione si risolve dopo anni di lotte finché non si arriva alla disperazione. In alcuni casi la questione non è così semplice e il rapporto continua in eterno, con la sofferenza di entrambe le parti, figli compresi nel caso ci siano.
Come evitare tutto questo
L’amore è prima di tutto libertà e rispetto, per se stessi e per gli altri. Se queste due caratteristiche mancano allora non stiamo parlando di amore. Se la mia felicità è condizionata dalla presenza di un’altra persona vuol dire che non si tratta di felicità, ma di qualcos’altro. Forse angoscia della solitudine, forse tristezza ma non felicità e non amore. Se ci si pensa bene e si fa un minimo di attenzione riconoscere una situazione del genere è molto facile. E’ sufficiente guardarsi dentro per un momento e cercare di capire che la nostra felicità deve dipendere soltanto da noi stessi. Inoltre, il rispetto che dobbiamo sempre nutrire per noi stessi non dovrebbe mai essere messo in secondo piano rispetto ad altri bisogni di secondaria importanza.
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