Ho un Attacco di Panico, cosa devo Fare?

Ho un Attacco di Panico, cosa devo Fare?

Ho un Attacco di Panico, cosa devo Fare?

Pubblicato il 

20 Ottobre 2020

 alle 

17:17

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17:17

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Attacco di Panico
Attacco di Panico

Spesso capita che le persone mi facciano questa domanda: “Ho un attacco di panico, cosa devo fare?”.

Non ci sono risposte standardizzate da dare, l’unica cosa necessaria da capire è che si tratta di una richiesta di aiuto, ed è a questo che si deve rispondere. L’attacco di panico in sé è un’esperienza terrificante che viene dall’interno, senza necessità di riscontri esterni. La cosiddetta diagnosi differenziale, ovvero il modo per distinguerlo, rispetto all’attacco d’ansia più classico è la presenza della sensazione di morire o di impazzire. Il cervello va letteralmente in ipossia, ovvero in mancanza di ossigeno, perché la respirazione si è fatta superficiale e il battito cardiaco è accelerato. Solo per questo ci porta di fronte al panico: sta succedendo qualcosa di molto grave. A poco serve ragionare con questa sensazione, o cercare di convincersi che non c’è niente che non vada. La paura è tale da sovrastare le altre sensazioni.

La prima cosa da fare è riprendere il controllo della respirazione. E’ in base a questa necessità fisiologica che è partito l’allarme, ed è risolvendo questo problema che l’allarme potrà rientrare. Le tecniche di respirazione assistita o guidata sono decine ma il principio è sempre il solito: respiri profondi e regolari. In sé l’attacco di panico svanisce nel giro di pochi minuti (ma può portare conseguenze molto importanti come lo svenimento) ma riprendendo il controllo della respirazione si può risolvere molto più in fretta. E’ facile notare che una volta passato il panico l’ansia non sia passata del tutto, proprio perché ad essa non corrisponde una necessità fisiologica. Recuperato il respiro si sta sicuramente meglio ma non è tutto finito, non ancora.

Lo stato d’ansia è uno stato di agitazione interno dovuto a una forte sensazione di paura senza però che sia chiaro l’obiettivo stesso di tale paura. Molto spesso è qualcosa che viene dall’inconscio, fuori dalla portata della nostra consapevolezza, anche se i suoi effetti ci sono ben evidenti. Un attacco d’ansia si può risolvere con alcune tecniche, o strategie, che si possono tranquillamente trovare in giro su Internet. Ce ne sono a centinaia. Uno dei vari principi utilizzati per queste strategie è la distrazione. Una classica strategia con questo principio è quella di nominare alcuni oggetti che troviamo intorno a noi nel momento in cui ci troviamo a stare male. A volte si nominano gli oggetti insieme a una loro caratteristica, per esempio il colore.

Detto tutto questo è importante capire che l’ansia (e l’attacco di panico come sua manifestazione estrema) è un processo inconscio e che ci dà importanti indicazioni. Ci dice, per esempio, che c’è qualcosa dentro di noi che non va bene, forse un conflitto interno, forse un’emozione repressa. Il punto è che se non si risolve questo problema all’origine gli attacchi d’ansia e quelli di panico continueranno a tornare. Non c’è respirazione, o distrazione, o anche psicofarmaco che tenga: il problema va risolto alla radice. E per questo l’unico modo è affrontarlo. La Psicoterapia è uno dei modi più efficaci e rapidi per farlo

 

Credits: Photo by Tonik on Unsplash

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