La dipendenza dallo psicologo è una cosa che può capitare, anche se non con un’eccessiva frequenza.
Può dipendere da entrambi i lati: dalla parte del paziente, può essere causta dalla necessità di avere un punto di appoggio fisso e permanente in una persona – il terapeuta – che per sua natura e ruolo intrinsechi – fissa non può essere: dalla parte dello psicologo quando ci troviamo davanti ad un professionista non troppo attento al modo in cui guida i suoi pazienti lungo il percorso piscoterapeutico.
Il paziente dovrebbe avere chiaro in mente che il compito del Terapeuta non è quello di essere una fonte di saggezza che dispensa consigli sull’esistenza. Lo Psicologo è solo la guida che conduce il paziente dentro se stesso e lo aiuta a trovare le risposte migliori alle proprie necessità. Oltre a questo, lo aiuta a trovare le forze per affrontare le problematiche che riporta. Se invece c’è, e si dimostra, il bisogno di trovare al di fuori queste forze o queste soluzioni, è ovvio che si instaurerà un rapporto di dipendenza.
A volte un paziente porta dentro di sé una necessità del genere a priori. Sarà cura di un Terapeuta attento “ridirezionare” quest’attenzione verso sé stessi nel modo migliore e più delicato possibile.
Questo è anche uno dei modi per individuare un “cattivo” Terapeuta. Se portiamo il paziente ad avere sempre necessità del professionista non stiamo facendo un buon lavoro. Alla fine proprio questo creerà una forma di “dipendenza dallo psicologo”.
Credits: Photo by Dineslav Roydev on Unsplash