La Terapia Familiare è una tecnica utilizzata da alcuni terapeuti quando il problema che si vuole risolvere riguarda l’intero ambito familiare. Di solito si tratta di gestire una determinata problematica che riguarda tutti oppure anche di occuparsi di una determinata persona che ha bisogno di un clima supportivo all’interno della famiglia.
Cosa si intende per famiglia?
Quando si parla di “famiglia” ci si riferisce sempre e comunque al nucleo principale della famiglia, ovvero le persone che vivono a stretto contatto fra loro. È infatti errato pensare che solo i genitori e i figli siano “famiglia” secondo questa visione. Anche altre generazioni possono e devono essere incluse. Se infatti all’interno del nucleo familiare sono presenti nonni, zii, cugini o quant’altro devono essere inclusi anche loro. Escluderli sarebbe un errore strategico.
La Terapia familiare secondo la Scuola Sistemico Relazionale
La Terapia Familiare è anche la tecnica principale di una determinata scuola di pensiero – anche Scuola di Psicoterapia – ovvero la Scuola Sistemico Relazionale. Tale scuola di pensiero ha come fondamento la visione d’insieme del nucleo relazionale del soggetto, considerando come interdipendenti i sintomi che porta e le relazioni che intrattiene nel suo ambiente. È quindi fondamentale procedere aiutando l’intero sistema piuttosto che il singolo, come accade in altre scuole. In quanto tecnica a sé, la Terapia Familiare può essere esercitata anche da altri psicoterapeuti senza alcun limite, previa il buon senso di applicare una tecnica che si conosce.
Di solito la Terapia Familiare ha una durata inferiore rispetto alla classica Terapia Psicodinamica. In alcuni casi perché comunque il “gruppo” facilita e accelera la comprensione, in altri perché non è necessario scendere troppo nel profondo a meno di casi limite. Come per la Terapia di Coppia, a volte la problematica è insolubile ed è quindi necessario procedere con un distacco controllato e gestito al meglio.
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