Le emozioni sono un’attivazione fisiologica che ci spinge a comportarci in un determinato modo. Hanno una doppia valenza: la prima è di renderci consapevoli di come il nostro istinto vorrebbe reagire a un particolare evento, sia interno che esterno. La seconda è rendere partecipi tutti i presenti della nostra attivazione emotiva. Questo significa che tutte hanno una forte componente sociale.
Le emozioni: una classificazione
Le emozioni si distinguono in emozioni di base: paura, rabbia, gioia, tristezza, disgusto (più sorpresa, secondo alcune teorie). Ci sono poi emozioni complesse, le quali di solito sono una combinazione di quelle di base in aggiunta a componenti sociali di rilievo, come il senso di colpa, la vergogna, l’imbarazzo e molte altre. Tutte, sia che siano di base o complesse, ci danno una valutazione molto importante dello stato delle cose e ci portano verso soluzioni per affrontare determinati problemi. Per questo non ascoltare le proprie emozioni è un tradimento che facciamo verso noi stessi e che si porta le dovute conseguenze, prime fra tutte le varie problematiche della salute mentale.
Perché non bisogna trattenere le emozioni
Trattenere un’emozione, impedirsi di esprimerla o conformarsi ad alcune pressioni della società crea tensioni dentro di noi. Questo perché, in buona parte, rifiutiamo una fetta della nostra natura. Non esistono emozioni sbagliate, al limite esistono azioni o reazioni sbagliate basate su un’errata interpretazione di un’emozione. La violenza, per esempio, è un’azione che spesso è errata (ma non sempre) e che si basa su un’emozione, la rabbia, che invece è giusta, perché rappresenta l’espressione di un nostro bisogno, di una nostra necessità. Le emozioni invece dovrebbero essere sempre libere di scorrere, mai giudicate, mai trattenute. Si dovrebbe osservarle e comprenderle, ascoltarle, dare loro la dignità che forse in passato, per qualche motivo, non hanno avuto, proprio perché sono sempre un messaggio che ci arriva direttamente dall’inconscio, dalla nostra natura più intima e che ci conosce molto bene.
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