Recuperare un amore perduto, Sono stato lasciato, La nostra storia è finita.. cosa devo fare? Molte volte ricevo domande di questo tipo a cui non è facile rispondere. Spesso i fattori in gioco sono così tanti da rendere inutile una risposta generica come potrebbe essere questa. Cercherò di dare comunque una completa dignità a tale domanda e rispondere di conseguenza.
Perché si è perso l’amore?
Recuperare un amore perduto può voler dire principalmente due cose: ritrovare un sentimento dentro sé stessi oppure cercare di farlo sbocciare di nuovo nell’altra persona. In entrambi i casi si tratta di un sentimento che era stato provato, ma che per qualche motivo si è perso, o spento, per la via. Le ragioni per cui questo accade possono essere molteplici. Spesso però si riducono a due: la persona che amava è cambiata oppure la persona amata è cambiata.
Il cambiamento può essere anche solo percepito (“non riesco più a vederlo come prima”) il che si traduce in un cambiamento nella capacità di percepire determinate cose. È molto facile, infatti, che il sentimento dell’amore si provi non tanto per la persona amata quanto per una sorta di ideale di quella persona che ci siamo costruiti per vari motivi. Quando poi capita che ci rendiamo conto essere proprio così, l’amore si dissolve.
Cosa fare per recuperarlo?
Le relazioni umane sono spesso un miscuglio di compromessi, di dare e avere, di tendenze a incontrare l’altro a metà strada. Un compromesso non significa rinunciare a una parte di sé, ma provare a spingersi oltre ai propri confini e capire cosa succede andando incontro ai desideri dell’altro. Quando la distanza tra l’ideale che una persona si è fatta di noi e la realtà della nostra natura è troppo distante, tale scoperta si porta dietro determinate emozioni di delusione, rancore e rabbia.
Talvolta tale distanza è incolmabile, e allora conviene rinunciare perché ci troviamo in una letterale condizione di “abbaglio”. E’ anche vero che spesso è una questione di comprendere quello che non funziona, e capire quello che possiamo fare per riparare alla situazione. Si tratta, dunque, di ridurre tale distanza senza violare la nostra natura. Se lo facciamo cadiamo nel problema opposto e ben più grave, ovvero quello di smettere di volere bene a noi stessi.
Ridurre la distanza significa cercare un compromesso tra le caratteristiche che hanno fatto innamorare l’altra persona, che siano reali o ideali, e quello che noi siamo in grado di fare o diventare senza perdere la nostra natura (oppure, nell’altro caso, cercare di far capire all’altra persona questo concetto). Una volta portato a termine questo processo, che sicuramente non è una cosa che possiamo fare dal giorno alla notte (e per cui la Terapia di Coppia può fare molto, ma anche quella Individuale), siamo in grado di dire di aver fatto tutto il possibile e osserviamo i risultati. Se il recupero del rapporto, della relazione e del sentimento, non c’è può significare tre cose:
- Ciò che ha scatenato il sentimento inizialmente non è chiaro;
- C’è un’incompatibilitàdi fondo che permetteva alla relazione di stare in piedi soltanto perché era l’ideale a nutrire tale sentimento, e non la realtà delle cose;
- Non si riesce a raggiungere il cambiamento richiesto per qualsivoglia motivo.
Se invece il recupero del rapporto è presente significa, per ovvi motivi, che siamo riusciti a rinfocolare tale sentimento e che la relazione può prendere una vita nuova, sicuramente migliore della precedente che si basava o su ideali o su comportamenti che forse non accettavamo del tutto.
Le regole alla base del processo che porta a recuperare un amore perduto
È doveroso, quando si comincia un processo del genere, ricordarsi di alcune cose importanti:
- La volontà di recuperare un amore perduto, un sentimento o un rapporto deve esserci da entrambe le parti, e deve essere consapevole e ben ponderata. Alcune volte razionalmente pensiamo di voler fare una determinata cosa ma sentiamo, nel profondo, che c’è qualche parte di noi che non lo vuole davvero. È bene dunque soffermarsi sulla questione e chiarirsi bene le proprie volontà prima di accettare o meno un percorso di questo tipo.
- Non tutti vedono l’amore allo stesso modo. Per alcuni è un sentimento che rappresenta un bisogno, un’interdipendenza; per altri è un sentimento di libertà e leggerezza; altri ancora potrebbero vederlo in modi completamente distanti dai nostri o da quelli comuni. Se l’essere umano non è ancora riuscito a definire l’amore il motivo è uno soltanto: è troppo soggettivo.
- Qualsiasi sia la nostra visione di tale sentimento non si può imporre, mai. L’amore, per definizione, deve essere libero e spontaneo. Se non lo è non si tratta di amore ma di qualcos’altro, ed è bene, a quel punto, chiarirsi bene quali sono le nostre intenzioni e le nostre necessità, e chiaramente anche quelle dell’altra persona.
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