Autolesionismo: il bisogno compulsivo a procurarsi dei tagli

Autolesionismo: il bisogno compulsivo a procurarsi dei tagli

Autolesionismo: il bisogno compulsivo a procurarsi dei tagli

Pubblicato il 

18 Giugno 2019

 alle 

18:03

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Atti di autolesionismo
Atti di autolesionismo

I problemi di autolesionismo sono definiti come il bisogno compulsivo di farsi male in modi differenti, facendosi tagli sulle braccia o comunque in posti non visibili agli altri o nascondibili. La causa può essere un mix di ansia e comportamento ossessivo compulsivo, dove l’ansia trova un modo per essere sfogata nell’atto di tagliarsi. Qualche volta è un bisogno di attirare l’attenzione ma altre volte è un problema radicato nel profondo e che viene dalla necessità impellente di “sentire qualcosa” o “lasciare che il sangue esca per vedere che sono vivo”. Questi pensieri possono venire da una profonda depressione o atarassia, la percepita incapacità di provare emozioni.

I principali atti di autolesionismo e come curarli

Qualche volta è il tagliarsi l’atto di autolesionismo ma può essere qualsiasi cosa, anche un comportamento sociale masochistico, o semplicemente usare un oggetto non tagliente o qualsiasi altra cosa. Ognuno di questi comportamenti potrebbe essere considerato autolesionismo.
I problemi di autolesionismo possono richiedere dei farmaci per essere trattati, la terapia da sola potrebbe non essere sufficiente. Ansia e/o depressione potrebbero essere così gravi da rendere la persona incapace di trovare la motivazione o la volontà di fare qualcosa a riguardo. L’aiuto della famiglia è spesso necessario e qualche volta è proprio un membro della famiglia ad accorgersi del problema e dare l’allarme.

Autolesionismo: le cause e la cura

Spesso è un’incapacità di comprendere il nostro essere interiore, le nostre emozioni o i cambiamenti attraverso i quali stiamo passando (da lì il motivo per cui è più frequente negli adolescenti) perché non abbiamo ancora sviluppato un’identità completa o la capacità di costruirne una. Di solito non porta direttamente a pensieri di suicidio ma è sicuramente qualcosa che va indagata con un professionista. Se trattata per tempo può risolversi completamente, come sempre; ma se si lascia radicare nella personalità può essere molto più difficile da risolvere.
La teoria psicodinamica ci dice che c’è un conflitto interno che ha trovato questo modo per rilasciare energia, e i conflitti possibili possono essere infiniti. I più comuni sono scritti in questa pagina ma possono essercene altri. La necessità di mostrarsi sicuri di sé facendosi dei tagli oppure un atto di sottomissione che segue una richiesta sadica sono solo alcuni esempi.

 

Photo credit: d e a r d i a r y on Visual hunt / CC BY-ND

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