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Poiché sono tanti gli approcci psicologici e le tecniche terapeutiche, potresti chiederti nella pratica come si svolge la terapia.
Il metodo che uso è ispirato al pensiero di Erich Fromm: stabilendo con il paziente un rapporto alla pari, lo accompagno in un percorso di rielaborazione del proprio vissuto e lo aiuto a ritrovare uno stato di benessere.
La terapia può avvenire in due modi:
La terapia online rende lo svolgimento del percorso modulabile sulle tue esigenze, e quindi più comodo e pratico.
La modalità tradizionale, in studio.
Le fasi che affronterai insieme a me sono sei e hanno un ordine prestabilito.
La prima fase è quella in cui, trovandoti in una condizione di ansia o stress, prendi coscienza del problema e della necessità di rivolgerti a uno psicoterapeuta.
È importante scegliere lo psicoterapeuta giusto per te. Per questo motivo hai la libertà di chiedere una prima seduta conoscitiva gratuita.
La seconda fase è quella in cui scegli lo psicoterapeuta che ritieni più adeguato e lo contatti per fissare il primo appuntamento. Lo psicoterapeuta ti pone alcune domande per individuare le tue necessità, e valutare se è la figura giusta per intervenire.
Puoi fare qualunque domanda, o chiamare solo per chiedere informazioni e chiarire i dubbi. Puoi cambiare idea e decidere che non fa al caso tuo, oppure puoi fissare un appuntamento. Decidere di intraprendere un percorso è il passo più importante per procedere verso un miglioramento, ed è normale che il primo contatto sia un momento carico di emozioni.
La terza fase è quella del primo incontro e serve a stabilire se esiste un’affinità tra te e lo psicoterapeuta. Lo psicoterapeuta cerca di individuare quali siano le tue fonti di ansia, stress e disagio, e cosa ti aspetti di risolvere con la terapia.
È fondamentale che lo psicoterapeuta ti ispiri fiducia. Se durante il primo incontro senti di aver stabilito un contatto significativo, allora la strada giusta è continuare e porre le basi per costruire una relazione. Per tutelare il tuo processo di libera scelta, hai da me la garanzia che la prima sessione è senza impegno.
La quarta fase è la più lunga ed è caratterizzata dalla relazione vera e propria tra te e lo psicoterapeuta. Non è possibile stabilire quanto durerà. Questo perché la durata e l’efficacia dipendono dalla relazione che viene a crearsi e non soltanto dal tipo di disagio.
Se la relazione che si stabilisce tra te e lo psicoterapeuta è efficace e onesta, il problema si risolverà più rapidamente. Al contrario, se la relazione presenta difficoltà e ostacoli, la terapia procederà con lentezza e la soluzione del problema potrebbe richiedere più tempo. A volte è normale procedere con lentezza, ma di certo la durata non deve essere la caratteristica fondamentale del rapporto. Nel caso in cui la durata del rapporto diventasse per te un problema ti consiglio di comunicarlo e cercare insieme allo psicoterapeuta la soluzione migliore.
La fase di chiusura è uno dei momenti più delicati del percorso, perché consiste nell’interruzione del rapporto. Se il tuo problema è risolto o drasticamente diminuito non è più necessario che ti rivolga a uno psicoterapeuta.
A volte la chiusura del rapporto è netta e rapida, altre volte la frequenza delle sedute si dirada. Una volta chiuso il rapporto, puoi riprendere la tua vita regolare, pur sapendo che puoi ricontattare lo psicoterapeuta in caso di necessità.
La sesta fase è opzionale e serve a verificare l’esito della terapia.
Il follow-up permette anche di capire se ci sono ricadute o rischi di ricadute, in modo da valutare insieme la possibilità di riprendere la terapia oppure affrontare alcune sedute per acquisire una maggiore sicurezza del percorso fatto.
La prima fase è quella in cui, trovandoti in una condizione di ansia o stress, prendi coscienza del problema e della necessità di rivolgerti a uno psicoterapeuta.
È importante scegliere lo psicoterapeuta giusto per te. Per questo motivo hai la libertà di chiedere una prima seduta conoscitiva gratuita.
La seconda fase è quella in cui scegli lo psicoterapeuta che ritieni più adeguato e lo contatti per fissare il primo appuntamento. Lo psicoterapeuta ti pone alcune domande per individuare le tue necessità, e valutare se è la figura giusta per intervenire.
Puoi fare qualunque domanda, o chiamare solo per chiedere informazioni e chiarire i dubbi. Puoi cambiare idea e decidere che non fa al caso tuo, oppure puoi fissare un appuntamento. Decidere di intraprendere un percorso è il passo più importante per procedere verso un miglioramento, ed è normale che il primo contatto sia un momento carico di emozioni.
La terza fase è quella del primo incontro e serve a stabilire se esiste un’affinità tra te e lo psicoterapeuta. Lo psicoterapeuta cerca di individuare quali siano le tue fonti di ansia, stress e disagio, e cosa ti aspetti di risolvere con la terapia.
È fondamentale che lo psicoterapeuta ti ispiri fiducia. Se durante il primo incontro senti di aver stabilito un contatto significativo, allora la strada giusta è continuare e porre le basi per costruire una relazione. Per tutelare il tuo processo di libera scelta, hai da me la garanzia che la prima sessione è senza impegno.
La quarta fase è la più lunga ed è caratterizzata dalla relazione vera e propria tra te e lo psicoterapeuta. Non è possibile stabilire quanto durerà. Questo perché la durata e l’efficacia dipendono dalla relazione che viene a crearsi e non soltanto dal tipo di disagio.
Se la relazione che si stabilisce tra te e lo psicoterapeuta è efficace e onesta, il problema si risolverà più rapidamente. Al contrario, se la relazione presenta difficoltà e ostacoli, la terapia procederà con lentezza e la soluzione del problema potrebbe richiedere più tempo. A volte è normale procedere con lentezza, ma di certo la durata non deve essere la caratteristica fondamentale del rapporto. Nel caso in cui la durata del rapporto diventasse per te un problema ti consiglio di comunicarlo e cercare insieme allo psicoterapeuta la soluzione migliore.
La fase di chiusura è uno dei momenti più delicati del percorso, perché consiste nell’interruzione del rapporto. Se il tuo problema è risolto o drasticamente diminuito non è più necessario che ti rivolga a uno psicoterapeuta.
A volte la chiusura del rapporto è netta e rapida, altre volte la frequenza delle sedute si dirada. Una volta chiuso il rapporto, puoi riprendere la tua vita regolare, pur sapendo che puoi ricontattare lo psicoterapeuta in caso di necessità.
La sesta fase è opzionale e serve a verificare l’esito della terapia.
Il follow-up permette anche di capire se ci sono ricadute o rischi di ricadute, in modo da valutare insieme la possibilità di riprendere la terapia oppure affrontare alcune sedute per acquisire una maggiore sicurezza del percorso fatto.
Il primo contatto che avremo, in cui ti farò qualche breve domanda, serve a chiarire insieme la situazione in cui ti trovi e l’obiettivo a cui puoi arrivare attraverso la terapia.